Dal 1978 il Professor Ugo Delfino applica la terapia della neurolisi trigeminale con fluoroscopia mirata che agisce sulla nevralgia del trigemino in maniera micro invasiva. Si tratta del raggiungimento del Ganglio di Gasser mediante l’uso di un ago guidato da particolari proiezioni radiologiche che permettono di visualizzare agevolmente il forame ovale. L’ago arriva al Ganglio senza attraversare il cranio e senza l’applicazione di punti; una volta giunto a destinazione, si somministrano alcune gocce di alcool al 98%, che vanno a danneggiare quelle fibre specifiche che danno origine al dolore intenso e lancinante che purtroppo conoscono coloro che sono affetti da questa terribile nevralgia.
Ma cos’è il Ganglio di Gasser? In termini medici il ganglio è una struttura nervosa del sistema nervoso periferico; un nodulo di tessuto nervoso che si dispone lungo il decorso dei nervi encefalici, spinali e neurovegetativi. Nello specifico, il ganglio di Gasser, detto anche ganglio semilunare del Gasser, è un ganglio del nervo trigemino situato nella fossa cranica. Esso prende il nome dal suo scopritore, l’anatomico austriaco Johann Lorenz Gasser, che nella sua tesi di laurea, per primo, ha parlato di ganglio del nervo trigeminale, decretandone la scoperta.
Il Dottor Gasser è stato professore di anatomia a Vienna fino al 1777, anno della sua morte prematura all’età di 42 anni. Il ganglio gasseriano e il ganglio sensoriale del nervo cranico V, portano il suo nome perché un suo studente, l’anatomista Antonius Hirsch, volle rendere omaggio al suo mentore, che per primo aveva studiato quella particolare parte anatomica. La ricerca di Gasser e Hirsch ha portato alle attuali conoscenze nel campo e alla consapevolezza del ruolo del ganglio nella nevralgia del trigemino. Oggi sappiamo che dal ganglio partono tre branche periferiche: la branca oftalmica, la branca mascellare, che innerva parte della cute del viso e la branca mandibolare.
Il trattamento per la risoluzione della nevralgia del trigemino, praticato dal Professor Delfino, va a danneggiare proprio le fibre dolorifiche del ganglio, risparmiando le altre strutture nervose più resistenti. In questo modo, la sensibilità del volto è preservata. Si va così a creare una lesione chimica minima, che non lambisce nessuna parte del cervello ed è praticabile a tutte le età con la massima sicurezza. Il trattamento può avere una durata di 20-30 anni.
L’attività chirurgica dello Studio Medico Delfino si svolge nelle sedi di Torino, Milano e Lugano. Se desiderate avere maggiori informazioni, non esitate a contattarci.